"Come musicista, mi ha sempre divertito il fatto di essere sia inglese che nero, soprattutto perché tanti musicisti americani sembrano aspirare a essere britannici mentre tanti musicisti britannici... hanno sofferto molto del fatto di essere di neri".
Nel 1976 Slash e sua madre Ola si trasferiscono a Los Angeles per motivi di lavoro della madre, stilista di molte celebrità musicali, in particolare David Bowie; questo, a detta di Slash lo preparò allo stress del music business. Alla Bancroft Junior High, all'età di 14 anni, conobbe quello che diventò il suo migliore amico, Steven Adler. Slash cominciò ad ascoltare rock & roll grazie all'incontro con una ragazza, molto più grande di lui, che gli fece ascoltare una canzone:
"Il mio grande risveglio è avvenuto quando avevo quattordici anni. Avevo cercato di entrare nei pantaloni di questa ragazza più grande per un po ', e infine lei mi ha lasciato venire a casa sua. Siamo usciti, fumato qualche canna e ascoltato Rocks degli Aerosmith. Mi ha colpito come una tonnellata di mattoni cazzo. Mi sono seduto ad ascoltarla più e più volte, e alla fine ho fatto esplodere questa ragazza. Mi ricordo che in sella alla mia bici tornando a casa di mia nonna avevo la consapevolezza che qualcosa nella mia vita era cambiato. Ora so in cosa..."
Decise così di fondare una rock band e cominciò ad andare a lezioni di basso, poiché lui e Steven Adler avevano deciso che Steven avrebbe suonato la chitarra e Slash il basso. A lezione il suo maestro gli fece erroneamente ascoltare delle cassette di musica rock, e in quel momento Slash comprese ciò che avrebbe voluto diventare: un grande chitarrista. Lui però racconta che il suo unico ricordo è un professore hippy che portava la chitarra in classe e suonava i Led Zeppelin e che da lì capì che cosa avrebbe voluto fare da grande. Piuttosto che stare sui libri, Slash preferiva la compagnia della sua chitarra con la quale suonava anche per 12 ore al giorno. Imparò molte canzoni semplicemente andando a orecchio.
Slash poi fece un paio di audizioni andate male: una per entrare nei Poison, una per entrare nei Guns N' Roses (a proposito Izzy disse "a quei tempi il suo stile era troppo blues") prima di unirsi al suo grande amico Steven nei "Road Crew". A questo gruppo mancava però un bassista; i due decisero di mettere qualche annuncio e trovarono così la disponibilità di un bassista appena arrivato da Seattle, tale Duff McKagan che però, dopo poco tempo, lasciò la band per entrare nei Guns N' Roses.
Fu proprio sotto il suggerimento di Duff che anche lui entra a far parte dei Guns per i quali crea moltissimi dei riff che lo hanno reso celebre (November Rain, Paradise City, Sweet Child O' Mine, Welcome to the Jungle, You Could Be Mine, ecc.) e con i quali ha contribuito alla composizione di tutti gli album della band fino al 1993. Dopo essere uscito dai Guns N' Roses per totale rottura dei rapporti con il vocalist Axl Rose, suonò in altri gruppi e collaborò con molti artisti.
A questo punto Slash cominciò a dedicarsi al suo progetto solista, chiamato "Slash's Snakepit" nel cui disco d'esordio finiranno molte canzoni scritte da lui per i Guns N' Roses.Ad un anno di distanza dall'uscita del disco, Slash formò una cover band in occasione di un festival in Ungheria, gli Slash's Blues Ball con cui non inciderà mai un disco.
Inizialmente non era una cosa seria, come Slash ha più volte ribadito, ma improvvisamente, 3/5 dei Guns N' Roses più Dave Kushner si ritrovano in studio a suonare e sentono di poter fare qualcosa d'importante; ecco così la decisione della band, ancora senza nome, di cercare un cantante manifestando inoltre la volontà d'incidere un disco. La ricerca del cantante impegna molto la band, battezzata provvisoriamente "The Project". In breve tempo vengono audizionati cantanti del calibro di Travis Meek e Kelly Shaefer ma la scelta finale ricade sul frontman degli Stone Temple Pilots, Scott Weilande Set Me Free, inedito destinato alla colonna sonora del film The Hulk. Intanto la band ufficializza il nome in Velvet Revolver.
Slash ha ricevuto il plauso della critica come grande chitarrista. Il Time lo ha definito runner-up sulla loro lista di "The Best 10 Electric Guitar Players" nel 2009, mentre Guitar World ha classificato il suo assolo in "November Rain", n. 6 sulla loro lista di "The Greatest 100 Guitar Solos" nel 2008, e Total Guitar posto il suo riff in "Sweet Child of Mine" al numero 1 nella lista dei "The 100 Greatest Riffs" nel 2004.
Slash ha scritto in collaborazione con Anthony Bozza (giornalista di New York che curò anche l'autobiografia del batterista dei Mötley Crüe, Tommy Lee) un'autobiografia intitolata, appunto, Slash. Degno di nota ed eloquente il messaggio in cover: It seems excessive... but that doesn't mean it didn't happen ("Pare eccessivo... ma non significa che non sia successo"), un'anticipazione ai contenuti schietti del libro, in cui non vengono certo a mancare gli ingredienti classici della vita sregolata della rockstar: il sesso, la droga e il rock n' roll. L'autobiografia è stata stampata nell'ottobre del 2007 ed è attualmente disponibile.
Ha poi ultimamente lavorato per alcuni mesi al suo disco solista in collaborazione con famosi musicisti come Dave Grohl, Ozzy Osbourne, Chris Cornell, Lemmy Kilmister dei Motörhead, Iggy Pop e giovani cantanti come Adam Levine e Fergie. L'album, intitolato Slash, è stato pubblicato il 13 aprile 2010.
Slash possiede oltre 100 chitarre. Una delle sue chitarre preferite è una Gibson Les Paul 1959 Standard replica, che è venuto a proprio durante le sessioni di registrazione per il debutto Guns N 'Roses album, Appetite for Destruction. Ha usato la chitarra in ogni album successivo ha registrato con Guns N 'Roses e Velvet Revolver. Per molti anni, la sua chitarra principale dal vivo è stata una Gibson Les Paul Standard 1988.
Nessun commento:
Posta un commento