sabato 7 maggio 2011

Sincronicità... Coincidenze Significative

Salvador Dalì: "Le tre sfingi di Bikini" 1947
"Quasi ogni giorno si verifica nella nostra vita un certo tipo di evento che chimamiamo coincidenza. Succedono due cose, e per un motivo o per un l'altro il modo in cui sono collegate richiama il nostro interesse. Alcune di queste coincidenze quasi non sembrano toccarci, nè emotivamente nè sotto l'aspetto intellettivo. Si tratta, come si dice di solito, "di una semplice coincidenza". Comunque se prestiamo una qualche attenzione all'effetto che gli eventi hanno su di noi ci accorgiamo di avere già  sperimentato un diverso tipo di coincidenza una convergenza di eventi che ci ha lasciati scossi. Nel momento in cui si verifica una coincidenza simile sappiamo che ci sta capitando qualcosa di importante carico di significati. Percepiamo e vediamo, nell'accidentalità, un elemento significativo. Metre ad altri questo potrà sembrare frutto del caso o una semplice coincidenza, la nostra esperienza ci dice che sta succedendo qualcosa di radicalmente differente, Carl Gustav Jung ha chiamato questo secondo tipo di coincidenza significativa... "sincronicità". Ritego, e questo è anche il presupposto del libro che avete cominciato a leggere, che la nostra esistenza sia una storia e che gli eventi sincronistici servano a far sì che ce ne rendiamo conto. Ebbene non sono forse tutti gli elementi che formano la base di una storia riuscita? Ci aspettiamo un intreccio interessante e ben congegnato, nel quale  gli eventi accadano secondo un piano preciso; un piano che all'inizio non riusciremo forse a cogliere nella sua totalità ma che con il dipanarsi della storia diventa sempre più chiaro, così che quanto ci sembra casuale e insensato si rivela in seguito importantissimo. 

E l'importanza dell'intreccio è soprattutto  legata all'impatto emotivo che quegli eventi producono sulla vita dei personaggi, al modo in cui li cambiano e li trasformano: talvolta in peggio, talvolta in meglio, ma sempre in modo significativo. Gli eventi sincronistici richiamano la nostra attenzione sul fatto che le vite sono storie e hanno una certa struttura: un intreccio che non sempre siamo immediatamente in grado di percepire ma che, in momenti chiave della nostra esisitenza, ci balza all'occhio in seguito a una sorta di convergenza di eventi esterni e coindizioni interiori che noi, a mio avviso sbagliando, immaginiamo plausibile soltanti nei romanzi. E proprio come nei romanzi, gli eventi sincronistici hanno un impatto denso di significati. Essi ci offrono una visione diversa di noi stessi, una prospettiva più ampia sulla nostra esistenza, oppure una comprensione più profonda degli altri o del mondo. 

Gli eventi sincronistici ci costringono a misurarci con il fatto che talvolta le storie che raccontiamo sul nostro conto, le storie che vorremmo vivere, non sono necessariamente quelle nelle quali viviamo o nelle quali, se vogliamo spingere oltre la questione, siamo destinati a vivere. La consapevolezza che abbiamo di noi stessi, il nostro io, tende addirittura a ritenersi offesa dall'irrazionalità e dalla casualità degli eventi sincronistici. Come risulta dalle storie che seguono, alcuni tra i più memorabili eventi sincronistici nella vita di un individuo riguardano l'incontro casuale con la persona giusta al momento giusto, in un momento di grande necessità o di insolita apertura agli altri. Lungo l'intero arco del testo ho sparso storie di quelli che illudendoci chiamiamo incidenti, eventi sfavorevoli che abbiamo cercato in ogni modo di evitare ma che talvolta, da una prospettiva sincronistica, non sono ne sfavorevoli ne insignificanti per le storie della nostra vita. Come ho già detto non vi è nulla di piu facile che rifiutare l'esperienza sincronistica di un altro. Eppure mentre leggete questo libro e le storie che vi sono contenute vi consiglio di andare spesso con il pensiero alla vostra esprienza, ricordate quando la verità della nostra vita, gli eventi significativi ma assoulutamente casuali che hanno contribuito a dare forma alla vostra storia, vi sembrano più strane di un romanzo. 

Come ha scritto Milan Kundera, l' autore de "L'insostenibile leggerezza dell'essere", facciamo bene a rimproverare coloro che sono ciechi alle coincidenze uniche che chiamiamo sincronistiche ci rendono di volta in volta coscienti della bellezza, dell'ordine e del concatenarsi delle storie che stiamo vivendo. La prossima volta che si verificherà un qualcosa inatteso una telfonata, un incontro, un sogno, un colpo della buona o della cattiva sorte, vi invito tutti a ricordare alcune delle storie qui raccolte e  di essere aperti alla possibilità che questo incontro casuale, questo evento accidentale, si riveli come momento di svolta nella storia che viviamo quotidianamente. Se adottiamo un atteggiamento simbolico nei confronti della nostra vita, esplorando il significato di quanto ci succede, e dunque attivando la nostra capacità di creare una totalità a partire dagli eventi accidentali e diversi che ci capitano, ci accorgeremo che indipendentemente dall'intecccio, dall'ambientazione e dai personaggi, maggiori o minori che siano, nelle storie della nostra vita niente succede per caso."

 Estrapolato da: 
"Nulla succede per caso - Le coincidenze che cambiano la nostra vita" 
di Robert H. Hopcke








Una delle citazioni utilizzate spesso da Jung sulla sincronicità è tratta da "Alice nel paese delle meraviglie " di Lewis Carrol, dove la Regina dice ad Alice:

«E' una memoria ben misera quella che ricorda solo ciò che è già avvenuto»

Considerata  superficialmente come un'autentica antitesi della causalità, la Sincronicità rappresenta di fatto un modalità di apparente "assemblaggio di fenomeni" attraverso il quale si arriva a coincidenze e a corrispondenze significative. In realtà la Legge della Sincronicità non contraddice la Legge della Causa e dell'Effetto. Facendo un parallelismo tra la Legge della Causa e dell'Effetto e la Legge della Sincronicità constateremo che esse non sono in nessun caso in contraddizione ma perfettamente complementari. La Legge del Karma è, per così dire, la legge delle cause o delle connessioni inerenti alla manifestazione, mentre la Legge della Sincronicità può essere considerata la Legge delle "cause divine" dei miracoli. (più che altro i suggerimenti del destino direi... N.D.T.) La Legge della Sincronicità ci rivela l'esistenza di un mondo misterioso dei sensi che è sovrapposto a quello fisico nel quale viviamo ma che è altrettanto reale. La comprensione e l'applicazione di questa legge, a livello spirituale, è ciò che ci permette la realizzazione di salti spirituali.  

Jung considera che simili corrispondenze si possano produrre tra un evento psichico e un evento fisico che non sono legati in modo causale l'uno all'altro. Simili fenomeni sincronistici (non sincroni perché non è obbligatorio che si producano simultaneamente) hanno luogo per esempio nel momento in cui le manifestazioni psichiche (sogni, visioni, presentimenti) arrivano, ad un certo momento, ad avere una corrispondenza nella realtà esteriore. La teoria della Sincronicità ci suggerisce l'esistenza di un mondo misterioso che trascende la causalità, che è situato in un altro ordine della realtà: oltre le cause materiali, oltre lo spazio e il tempo. A questo livello si trovano gli engrammi (tracce mnemoniche che creano un circuito abituale di reazioni a stimoli esterni simili a situazioni già vissute: abitudini emotive che agiscono automaticamente sui comportamenti) degli archetipi, che si riflettono nell'inconscio collettivo, che può essere concepito come un "continuum onnipresente".


In pratica possiamo distinguere tre tipi principali di sincronicità:

- La coincidenza profondamente significativa tra lo stato psico-mentale di una persona e uno o più eventi esteriori, obiettivi, che hanno luogo simultaneamente.

- La coincidenza profondamente significativa tra lo stato psico-mentale di una persona e uno o più eventi esteriori , obiettivi, che si trovano fuori dal campo di percezione di questa o che sono lontani nel tempo e quindi non possono essere conosciuti e verificati se non  dopo che l'evento rispettivo si sia prodotto.

- La coincidenza profondamente significativa tra uno o più avvenimenti che sono vissuti da una persona e uno o più eventi esteriori, obiettivi, che si manifestano allo stesso tempo (simultaneamente) o dopo un periodo di tempo molto breve.
















Synchronicity è il quinto ed ultimo album della band The Police, pubblicato nel giugno 1983 dalla A&M Records. Synchronicity è senz´altro l'album dei Police più maturo e significativo, e segna il taglio definitivo dell'influenza del reggae nella loro musica. Nella stesura di alcuni dei testi, Sting fa riferimento alla teoria della sincronicità di Carl Gustav Jung (in una delle foto di copertina sta leggendo un suo libro)


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