domenica 29 maggio 2011

46+2... Un Viaggio negli Abissi dell'Essere

Questa notte rinvigorita la fiamma per troppo tempo assopita della granitica passione per i Tool, ci siamo rigettati a capofitto nella lussureggiante giungla vocabolistica di Aenima alla ricerca di nuove prospettive... Forti della notte che porta sempre consiglio questa volta abbiamo notato una canzone che forse per ingenuità o imperizia non avevamo mai compreso e esplorato a fondo... sto parlando di Forty-Six & 2:



My shadow's Shedding skin and I've been picking Scabs again. I'm down Digging through My old muscles Looking for a clue. I've been crawling on my belly Clearing out what could've been. I've been wallowing in my own confused And insecure delusions for a piece to cross me over Or a word to guide me in. I wanna feel the changes coming down. I wanna know what I've been hiding in My shadow. Change is coming through my shadow.


La mia ombra sta Perdendo la pelle e io rompendo di nuovo le croste. Sto laggiù scavando attraverso I miei vecchi muscoli cercando un indizio. Sto strisciando sul mio ventre rimuovendo ciò che sarebbe potuto essere. Sto sguazzando nelle mie delusioni confuse ed insicure...  Per (cercando) un qualcosa che mi faccia passare attraverso o per una parola che mi guidi all'interno. Voglio sentire i cambiamenti arrivare. Voglio sapere cosa sto ascondendo nella Mia ombra.


Se di primo acchito il cambiamento incitato  può sembrare solamente caratteriale... quindi meramente superficiale in realtà Maynard sta parlando di un cambiamento ben più profondo, una riscoperta interiore; Scavando nel subconscio alla ricerca delle proprie ombre che celano i lati più reconditi della nostre psiche, quindi penso intenda uscendo dalla nebbia in cui la "civiltà" ci ha intrappolato e in cui inconsciamente noi stessi ci siamo rifugiati. Vagando tra i ricordi, cercando tra le illusioni e le delusioni,tra le paure e tra tutte le esperienze negative cerchiamo un motivo per cui esse siano accadute, che ci faccia andare oltre verso un cambiamento, e interiorizzandole per trovare la giusta strada da percorrere; è proprio il dolore psicofisico che proviamo che ci spinge a scavare e ad andare in profondità nel nostro io.


My shadow's shedding skin I've been picking my scabs again. I've been crawling on my belly Clearing out what could've been. I've been wallowing in my own chaotic And insecure delusions. I wanna feel the change consume me, Feel the outside turning in. I wanna feel the metamorphosis and Cleansing I've endured within my shadow Change is coming. Now is my time. Listen to my muscle memory. Contemplate what I've been clinging to.


La mia ombra sta Perdendo la pelle Sto rompendo di nuovo le mie croste. Sto strisciando sul mio ventre rimuovendo ciò che sarebbe potuto essere. Sto sguazzando nelle mie illusioni Caotiche ed insicure. Voglio sentire il cambiamento consumarmi, Sentire l'esterno ripiegare. Voglio sentire la metamorfosi e La purificazione che ho sopportato all'interno della Mia ombra. Il cambiamento sta arrivando. Adesso è la mia ora. Ascolto il mio muscolo della memoria. Contemplo ciò a cui mi sto aggrappando.


Muscle Memory ossia memoria muscolare è la capacità del corpo di ricordare movimenti acquisiti ma per qualche ragione assopiti e non più utilizzati per esempio come dopo parecchi anni che non pratichiamo un attività in poco tempo possiamo recuperare o mejo riscoprire la "tecnica" persa. Qui penso che paragoni questa capacità con la possibilità di ritornare a contatto con la propria interiorità come una prerogativa innata di cui siamo stati privati e a cui si può riportare nuova linfa vitale.

« Un uomo posseduto dalla propria Ombra inciampa costantemente nei suoi errori. Ogniqualvolta è possibile, egli preferirà fare un impressione sfavorevole agli altri. A lungo andare la buona sorte è sempre contro di lui, poiché vive al di sotto del proprio livello e, nel migliore dei casi, raggiunge solo quello che non gli compete e non gli concerne. Se non c'è alcun ostacolo in cui inciampare, egli se ne costruirà uno apposta e poi crederà fermamente di aver fatto qualcosa di utile.» [cit.] Carl Gustav Jung


L'Ombra può essere definita in questo caso come l'insieme delle funzioni e degli atteggiamenti non sviluppati della personalità quindi come parte inferiore della personalità, è una parte della totalità della psiche. Si deve tener conto che l'Ombra è negativa in quanto c'è una positività con la quale si confronta. Spesso in terapia si nota come il soggetto rifiutando la propria Ombra si condanna a vivere una vita parziale. Come osserva Jung, l'Ombra abbandonata al negativo  è costretta, per così dire, ad avere una vita autonoma senza alcuna relazione con il resto della personalità. Così facendo ogni autentica maturazione dell'individuo è impedita, dal momento che l'individuazione comincia appunto con la ricognizione e integrazione dell'Ombra.

«Ombre, simulacri di una verità, di un essere cui si partecipa e con cui si può comunicare e cui si può ritornare, attraverso un percorso che – teso fra gli estremi, lottando attraverso le contraddizioni – è un vero e proprio travaglio dell’io. Un travaglio che conduce però ad una metamorfosi che è una elevazione del sé, che conduce oltre il proprio stato, oltre la propria vita ed il proprio involucro, fuori dall’ombra e verso la luce. Attingibile o meno, tendendo ad essa, cooperando al cambiamento di noi stessi, facendo emergere quello che riposa nascosto in noi, è possibile salire di un gradino, elevarci verso una conoscenza ed uno status che sono sopra di noi, ma comunque “davanti” a noi. » [cit. http://www.toolshed.it ]

Il concetto di ombra deriva proprio da Jung secondo cui il cammino interiore incomincia proprio dall'affrontare la parte nascosta di se stessi e le proprie ombre che non devono essere seppellite e rifiutate ma analizzate e interpretate per trovare la "luce". Adesso arriva la parte centrale della canzone...

Forty-six and two ahead of me. I choose to live and to Grow, take and give and to Move, learn and love and to Cry, kill and die and to be paranoid and to Lie, hate and fear and to Do what it takes to move through. I choose to live and to Lie, kill and give and to Die, learn and love and to Do what it takes to step through. See my shadow changing, Stretching up and over me. Soften this old armor. Hoping I can clear the way By stepping through my shadow, Coming out the other side. Step into the shadow. Forty six and two are just ahead of me.

Quarantasei e due davanti a me. Io ho scelto di vivere e di Crescere, prendere e dare e di Muovermi, imparare ed amare e di Piangere, uccidere e morire e di Essere paranoico e di Mentire, odiare e temere e di Fare ciò che è necessario per muoversi attraverso. Io ho scelto di vivere e di Mentire, uccidere e dare e di Morire, imparare ed amare e di Fare ciò che è necessario per entrarci attraverso. Vedo la mia ombra cambiare, Estendendosi su di me ed al di sopra di me. Ammorbidisco questa vecchia corazza. Sperando di poter aprire la strada Entrando attraverso la mia ombra, Uscendo dall'altra parte. Entrando nell'ombra. Quaranta sei e due sono proprio davanti a me.

Maynard in questo ultimo tratto penso intenda che dobbiamo eliminare tutte le barriere che ci costruiamo e che ci hanno imposto,di togliere le maschere che indossiamo e di imparare a riscoprire la nostra interiorità quindi anche le nostre emozioni; di "ammoribidire la corazza" ,come un guscio protettivo in cui ci rifugiamo per paura di soffrire ancora, entrando nell'ombra appunto e uscendo verso una nuova "luce". Proprio la prima frase cmq costituisce oltre che il titolo della canzone anche il fulcro della questione...

"Esistono tre tipi di esseri umani totalmente diversi tra di loro sulla Terra, il che significa che ognuno di loro percepisce la realtà in tre differenti modi, interpretandola differentemente. Il primo tipo di umani possiede una composizione cromosomica di 42+2. Essi percepiscono la realtà in forma unitaria con ciò che è al di fuori di loro stessi. Per loro c'è una sola energia - una vita un'essenza che si manifesta attraverso il tutto. Tutto ciò che accade da qualsiasi parte è relativo a loro stessi allo stesso modo. Essi sono come cellule all'interno di un organismo. Sono connessi all'interno di una singola coscienza che si muove tra di loro. Sono gli aborigeni dell'Australia. È possibile che esistano anche alcune tribù africane rimaste simili a loro. Dopo di che c'è il nostro livello, che comprende 44+2 cromosomi. Noi siamo in disarmonia a livello di coscienza, come passaggio intermedio tra i livello 42+2 ed il prossimo livello 46+2, dove questi 2 cromosomi aggiuntivi cambiano tutto." [cit.] Drunvalo_Melchizedek


«Secondo Melchizedek il nostro pianeta è coperto da costruzioni geometriche chiamate "griglie morfogenetiche", queste griglie si estendono da circa due metri sotto la superficie terrestre fino a circa 90 km sopra la terra, arrangiate secondo motivi geometrici. ogni specie ha la sua griglia che supporta la vita e connette la coscienza della sua particolare specie. prima che ogni specie venga al mondo o faccia un passo evolutivo, una nuova griglia deve essere completata. quando una specie si estingue la sua griglia si dissolve. "una nuova griglia è stata completata nel 1989 - la griglia della "coscienza di cristo". questa griglia permetterà agli umani di fare il prossimo passo evolutivo. svilupperemo 2 cromosomi addizionali per un totale di 46+2. Il cambiamento maggiore in questo consisterà nel passaggio ad una coscienza unitaria. ogni cellula nel tuo corpo ha le sue coscienza e memoria. tu, l'essere superiore che occupa il tuo corpo, fa sì che i milioni di coscienze differenti presenti in esso lavorino assieme come un essere unico. come si relaziona questo a questa griglia? pensa a te stesso come una cellula e la griglia è l'essere superiore. avremo ancora le nostre coscienze individuali, ma saremo uniti nella forma di un essere superiore per lavorare come un'unica entità. Che i nostri antenati preistorici avessero una struttura cromosomica 42+2 e che esistano ancora aborigeni così formati, è vero. che gli umani 44+2 stiano sviluppando altri due cromosomi è falso.. nel senso che è possibile ma per ora non sta avvenendo. cosa comporterà un cambiamento del genere.. scientificamente non lo sappiamo.» [cit. http://www.toolshed.it ]

Vi sono 46 cromosomi umani distinti: 22 cromosomi, autosoma, più i cromosomi che determinano il sesso: X e Y. I cromosomi 1–22 sono irregolarmente numerati in ordine di grandezza decrescente. Le cellule somatiche di solito hanno una copia dei cromosomi 1–22 da ogni genitore, più un cromosoma X dalla madre, ed un cromosoma X o Y dal padre, per un totale di 46. Uno degli effetti maggiormente evidenti a livello di fenotipo umano deriva dal dosaggio genico, i cui effetti giocano un ruolo nelle malattie causate da duplicazioni, perdita o rottura dei cromosomi. Per esempio, un alto tasso di individui affetti dalla sindrome di Down (un cromosoma in più quindi 47), o trisomia 21 sono soggetti al morbo di Alzheimer, un effetto che si pensa sia dovuto alla sovraespressione della proteina precursore dell’amiloide, una sostanza correlata all’Alzheimer il cui gene mappa sul cromosoma 21




Quindi si ipotizza che le la nostra capacità perduta di essere un tuttuno con la natura sia dovuta al numero di cromosomi come se ci fosse stata una punizione data all'essere umano, una pena da scontare per tornare a sentire come le popolazioni preistoriche e le poche supersiti ancora a contatto con la madre terra; Esse avrebbero avuto la capacità di captare questa energia, questo flusso vitale che pervade la terra e tutte le cose viventi e di esserne parte istintivamente. Come sempre non è possibile sapere quanto di tutto ciò sia "vero" ma è uno spunto di riflessione interessante. Tra l'altro Drumvalo identifica il nuovo passaggio a questo stadio con la nascita dei bambini indaco. Ora però osserviamo proprio le popolazioni Aborigene che abitano in australia al giorno d'oggi...

"Tra le varie forme di sciamanesimo una molto interessante, anche se poco conosciuta, è quella degli aborigeni australiani. La parola aborigeni vuol dire ‘abitanti del posto’, ma per convenzione il termine viene riferito agli antichi abitatori dell’Australia. Per particolari condizioni l’Australia è rimasta separata e isolata dal resto del mondo così da conservare antichissime peculiarità culturali.


  Gli antropologi riconoscono negli aborigeni caratteri che li accomunano all’uomo di Neanderthal di 40.000 o addirittura 50.000 anni fa, sia per la forma del cranio, che per le proporzioni del corpo, il tipo di utensili, le armi e la cultura. Grazie alle particolari condizioni di isolamento storico-geografico dell'Australia, abbiamo un popolo che non si è evoluto più di tanto e che in parte si è salvato dalla contamianzione con civiltà diverse, conservando inalterate fino ai nostri giorni forme rituali antichissime. Per decenni l’ottusità degli invasori occidentali non solo ha ignorato la cultura animica degli aborigeni ma l’ha addirittura disprezzata e repressa, compiendo un genocidio materiale e culturale.



Gli aborigeni non parlano di divinità in senso tradizionale, ma di esseri extradimensionali, che vivono in un mondo parallelo e sembrano visitatori extraterrestri o alieni. Questi esseri primordiali, esseri di energia, hanno grande potere, la loro vibrazione è diversa dalla nostra ma essi esistono in un mondo compresente, anche se in un ‘Altro Tempo’, il ‘Tempo delle origini’. Le leggende dicono che, oltre questa realtà terrena, c’è una realtà ultraterrena, ‘il Mondo del Sogno’, separato dal nostro ma compresente; è possibile contattarlo in luoghi particolari, in genere caverne, che diventano varchi per un’altra dimensione, porte del sogno.


Uno dei varchi extradimensionali per l’età del sogno è nel cuore dell’Australia, a Ayers Rock, un gigantesco monolite rossastro di arenaria, lungo due km e mezzo e alto 335 m. che si eleva minaccioso e cupo sopra la distesa rossa del deserto. Gli aborigeni pensano che esso segni il confine tra Tempo degli Uomini e Tempo del Sogno; ogni sua fessura o caverna è sacra. Oggi la zona è stata sconsacrata dal business del turismo ed è diventata meta privilegiata dei viaggiatori, vi si possono vedere impressi strani disegni e strane incisioni, molti considerati di origine aliena.


Lo sciamano aborigeno impara a sognare e ad usare il sogno lucido (come nello yoga tantrico); attraverso il sognare consapevole comunica con i ‘Rai’, spiriti disincarnati, o con i ‘Mimi’, fantastico popolo di esseri bizzarri dotati di grandi poteri (simile al piccolo Popolo che vive sotto terra che gli Irlandesi ereditarono dai Celti o al piccolo popolo dei Sardi che vive nascosto ed ha costruito le 'domus de janas'); grazie ai nuovi poteri, lo sciamano impara a vedere col terzo occhio o occhio della chiaroveggenza, si aprono in lui facoltà sconosciute, come vedere all’interno dei corpi (endoscopia), conoscere le energie interne della vita o conoscere cose che avvengono lontano.


I dipinti nelle caverne australiane rappresentano spesso queste visioni intracorporee o endocorporee generate durante la trance, si vedono per es. animali o uomini entro cui sono tracciate linee simili ai meridiani cinesi, linee di scorrimento dell’energia; queste pitture parlano del peccato originale, di un paradiso terrestre da cui l'umanità venne cacciata per una violazione della legge, che interruppe il contatto con gli spiriti superiori, non diversamente da quanto avvenne nell’Eden perduto di cui parla la Bibbia. In modo non dissimile in Tibet nel 1100 sorsero le famose Scuole dei Maestri del Sogno; essi meditavano attraverso sogni lucidi e li usavano per accelerare l’illuminazione, apprendendo anche l’arte della chiaroveggenza o della diagnosi e guarigione

Proprio come gli sciamani Toltechi e anche come faceva Tesla stesso che affermava di non essere il padre di quelle idee che poi elaborava, ipotizzo sia lo stesso tipo di "viaggio", si riuscirebbe ad accedere ad una coscienza collettiva come ad attingere ad una biblioteca di sapere universale che magari equivale a collegarsi ad altri mondi, universi e dimensioni parallele e tutto ciò proprio arrivando a contatto con il flusso vitale della terra; tornare a contatto con gaia imparando a riscoprire la natura e a sentirsi parte di essa, ritornando a sentire non più solo con i sensi trdizionali ma anche con quelli assopiti da tempo e magari continuando con l'utilizzo della meditazione e dei viaggi sciamanici. Bello vedere come una singola goccia che cade in uno specchio d'acqua dia origine a infinite increspature come se tutta l'esistenza fosse collegata da un unico filo conduttore invisibile... almeno ai nostri occhi ;-D Bonnnn Siamo giunti alla fine del nostro viaggio o forse all'inizio di uno completamente nuovo... 

Chi vivrà vedrà... e chi vedrà la luce vivrà ^^



http://www.alexgrey.com/


http://www.toolshed.it/meanings-lateralus.html

http://www.riflessioni.it/forum/spiritualita/8774-sciamanesimo-gli-aborigeni-australiani.html






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