lunedì 27 agosto 2018

Quel giorno fatidico




melodie risuoneranno nelle piazze
canti riecheggeranno nelle vallate
fiumi di persone si riverseranno nelle strade
discutendo e ballando,
saltando e abbracciandosi

la vegetazione soffocherà il cemento
la gioa, il risentimento
non più traccia d'inquinamento
l'aria sarà pervasa di fragranze
gli animi, di speranze
il cielo sarà limpido e terso
ogni luogo sarà uguale e nel contempo diverso
il cinguettio degli usignoli
lo schiudersi dei boccioli

le città addobbate a festa
le mura adornate da murales e manifesti
a ogni angolo omaggi floreali e delizie culinarie
saltinbanchi e giullari
poeti e pittori
artisti e cantautori

Tutti gli esseri viventi in circolo
si prenderanno per mano
e allora non vi sarà più distinzione
ne di specie ne di genere
ne di razza ne di colore
un unica nazione, un unico cuore

Ogni vita ha un peso diverso
ma il suo valore è sempre lo stesso

Sarà l'alba di un nuovo inizio
risorgerà dalle ceneri
di un mondo in rovina
rinascerà come la "società del cambiamento"

il giorno in cui la maggioranza prenderà coscienza
in cui la gentilezza sboccerà dalla consapevolezza
in cui il "bene" tornerà a trionfare sul "male"
Non ci sarà più odio ne violenza
Ne cattiveria e ne sofferenza

quel giorno in cui  ci risveglieremo
di soprassalto da un tragico incubo


Quel giorno fatidico













domenica 26 agosto 2018

Eppure non c'eri




Un ombra proiettata nel cemento
un profumo trasportato dal vento
nei ricordi sbiaditi dal tempo
eri ovunque
eppure non c'eri

Negli sguardi dei presenti
nei loro discorsi rievocanti
nei miei pensieri laceranti
eri sempre lì
seppure non c'eri

Una presenza costante
una speranza scemante
nel destino latente
eri distante
perchè non c'eri








"una vecchia poesia scritta quasi sette anni fa, ripescata dal dimenticatoio.." ndr

venerdì 24 agosto 2018

Il mondo che non c'è o che non ci sarà?



Fin da quando sono nato io mi sento costantemente frodato: dal grande fratello e dallo stato, dal Vaticano e dal papato, dalle guerre e dalla Nato, a volte beffato pure dal fato, mi sento puntualmente molestato dalla televisione, dalla religione, dalla repressione, dalla depressione e dalla bassa pressione, dall'idea di non aver una pensione.. mi sento castigato dal malintenzionato, dal deputato e dal condannato, da ciò che viene deliberato oppure abrogato.. si signori io mi sento abusato ma che dico profanato!

sono indignato, vorrei vivere in un mondo fatato, dove ognuno venga rispettato, venga ringraziato, amato e abbracciato


Non è utopia e non è il parto della mente di un "sognatore", l'unica utopia è pensare di poter continuare in questa direzione

la prima notizia di attualità dovrebbe essere la cruda realtà ossia che il nostro stile di vita è possibile nell'attuale società, solo grazie allo sfruttamento, all'altrui povertà, all'eclatante disparità, all'iniquità, è dovuta all'illusione di libertà, alle menzogne, alle sofferenze e allo sfruttamento, alle atrocità..

aspiriamo alla crescita infinita in un pianeta a dimensione e risorse finite, non vi sembra che ci sia qualcosa che non quadra? che ne dite?

siamo nelle mani di luridi assassini, che hanno derubato del futuro perfino i propri bambini

cosa succederà quando alle nuove generazioni spunteranno le ali e la volontà, quando più d'uno capirà quello che i loro predecessori hanno combinato.. che tutto è stato contaminato e che anche il loro futuro è inevitabilmente segnato!


quando realizzeranno che l'unica cosa da fare è rimboccarsi le maniche e aggiustare, risanare, cambiare le sorti di questo povero pianeta sventurato

non ci resta che sperare di aver ancora voglia di respirare..

gli alberi possono essere ripiantati, le barriere coralline e i terreni rigenerati, le spiagge e gli oceani ripuliti, l'aria può essere purificata e l'acqua depurata

niente è inevitabile, tutto è possibile

ma ci dobbiamo impegnare attivamente con tutta la nostra mente, ingegnare con metodi ecocompatibili, trovare tutte le soluzioni possibili per tornare in armonia con madre natura, dobbiamo puntare sull'educazione e sulla cultura anzi direi sulla coltura, tornare alla radice del problema, ridiscutere il paradigma contemporaneo, pensare come un estraneo in modo estemporaneo, immaginare un una nuova società improntata sulla semplicità, sulla genialità, sulla sostenibilità e non sulla masochistica stupidità, sulla meschinità e sull'avidità

ci hanno talmente anestetizzato all'odio e alla violenza che pensiamo che non si possa vivere senza..

abbiamo bisogno di pensatori pragmatici, di idealisti realisti, di sognatori coi piedi per terra!


In questo momento abbiamo disperatamente bisogno di un nuovo stile di vita, di una nuova visione della realtà, di una nuova società pacifica improntata sulla libertà, sulla solidarietà, sulla giustizia, sull'equità, sulla fratellanza, sulla cooperazione, in cui ognuno abbia diritto alla massima espressione, allo sviluppo delle proprie potenzialità, in cui nessuno venga sfruttato ma valorizzato ne venga penalizzato ma spronato

in cui la ribellione non venga punita con la repressione ma incanalata con l'uso dell'esempio e della ragione..

in cui tutti conoscano e rispettino gli spazi altrui, i limiti da non superare e si riescano ad autoregolamentare

una nuova era di consapevolezza in cui il valore di una vita sia il bene più prezioso da difendere e da preservare

seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino, di sensato da percorrere è l'unico cammino..

riusciremo a compiere il passo per salvare quello che resta della nostra umanità? per salvare questo mondo dalle incombenti calamità?



Il mondo che non c'è
o che non ci sarà?




mercoledì 15 agosto 2018

Imparare a Cambiare




Che poi cosa vuol dire Crescere?

vuol dire trovare costantemente quello che in noi non va, quello che si può migliorare e poi cambiare, limare la propria personalità, modellare la propria mentalità.

vuole dire scartare il superfluo e concentrarsi sull'essenziale.

vuole dire variare il proprio punto di vista, accettare altre prospettive, cercare innumerevoli alternative.

vuol dire non dare mai niente per scontato, non credere a tutto quello che ci viene raccontato e insegnato.. indagare, porsi delle domande, darsi da fare.

vuole dire cambiare pelle in continuazione, per crescere, come un serpente, per sopravvivere, come il camaleonte: addattarsi all'ambiente circostante, ad ogni situazione.

vuol dire mutare, in perpetuo divenire, mettendosi costantemente in discussione, tenendo saldi i propri principi ma cambiando idea, cambiando opinione, anche decisione, sempre ragionando, mai fossilizzandosi

vuole dire ma imparare la lezione, dagli errori commessi, dagli sbagli fatti, nostri e altrui.

vuol dire affrontare le proprie paure, frugare nel proprio armadio alla ricerca di scheletri, accettare il passato e prepararsi al futuro

vuol dire lasciare il vecchio per il nuovo, il conosciuto per lo sconosciuto, il normale per lo straordinario.

vuole dire cambiamento? o cambia mente!

vuole dire soffrire, accettare, imparare per poi cambiare..

vuole dire..


Imparare a cambiare













venerdì 10 agosto 2018

Terra Mater.. Un imprescindibile Presenza





Ella è matrice e nutrice d'ogni forma di vita naturale. Quandunque l'amor in pectore fiorisce, un nuovo incipit sancisce. Le costa sacrificio et non poca fatica ma reca al cuor gioia infinita.

Nel suo cerchio vitale, dal vegetale all'animale, ognuno svolge il suo ruolo fondamentale, la sua funzione primordiale. Un flusso di energia che tutto pervade e una spirale che tutto inghiotte e nel quale tutto accade, è l'anima mundi, il suo spirito vitale.

Ogni suo meccanismo è sincronizzato, ogni destino è intrecciato, ogni particella collegata, ogni corda vibrante intonata, la perfezione è la sua prediletta ambizione, l'imperfezione è la sua più stupefacente creazione.

Genitrice che profonde affetto e dolcezza, dispensatrice di tenerezza e saggezza..

L'adattamento, la resilienza è la sua caratteristica principale, eh beh sicuramente anche la pazienza, di tempo ne ha tanto da sprecare..

Comunque sia nel mondo naturale la tendenza è sempre la stessa: prosperare..

Le foreste sono i suoi polmoni, le arterie sono i suoi fiumi, le nuvole sono il suo soffice crine, la terra il suo fertile ventre, il nucleo il suo cuore pulsante.

Merita riconoscenza ma non esige adorazione ne penitenza per la sua benevolenza, chiede solo rispetto per ogni suo essere, per ogni sua creatura specialmente se senziente: che abbia diritto a una vita dignitosa vissuta in libertà, a soffrire il male di minore entità e a sentire un battito di amore a divampare nel suo cuore.

Nell'incauto avventore incute a volte timore, altre suscita puro terrore, può sembrare spietata ma è sempre bilanciata e imparziale, è la perfetta armonia tra bene e male, tra forza creatrice e distruttrice.

E' Pachamama, grazie alla quale abbiamo la nostra essenza, tutti le dobbiamo la nostra esistenza, nonostante la comune indifferenza, ognuno di noi non può farne senza.. è Lei..



Un Imprescindibile Presenza


Terra Mater







lunedì 6 agosto 2018

Un eVento inaspettato


Notte tempo, la brezza, 
accarezza la prateria, 
come flutti che danzan sinuosi
nel mar smeraldo, 
mormora alle fronde, 
solletica le folte chiome. 
Il vetusto ascolta sull'uscio, 
il fruscìo delle foglie, 
ripensa al tempo che 
in un battito d'ali è volato via.
D'improvviso uno scroscio 
lava via la malinconia, 
una folata spazza via le nuvole,
lo sciame di pensieri che 
sul capo s'era addensato. 
La notte al crepuscolo ha sfumato, 
un albore s'erge in lontanaza, 
una speranza appare all'orizzonte, 
si manifesta l'aurora: 
uno splendore dorato aleggia nel creato, 
la volta si tinge d'aranciato 
annunciando l'imminente mattino,
il sole sorridendo 
dall'orizzonte fa capolino.
Illuminandosi il volto 
s'asciuga dalle lacrime, 
l'erba dalla rugiada, 
torna a a splendere la felicità 
nella tacita e solitaria contrada.







venerdì 3 agosto 2018

Inno alla vera Amicizia



Il vero amico non è quello di contorno e nemmeno quello di ritorno, ma quello che trasforma una notte insonne in un buongiorno!

il vero amico impara ad ascoltare prima di parlare, non ti deve sempre stuzzicare, assillare, interrogare e nemmeno criticare o giudicare.

il vero amico non sparla alle tue spalle e non racconta sul tuo conto balle, ma ti porta con sè dalle stalle alle stelle!

il vero amico non è quello che si ricorda del tuo compleanno ma quello che ti capisce al volo quando sei stressato e hai l'affanno, non è quello che ti fa venire un complesso ma che ti capisce quando sei triste e depresso.

il vero amico non ti frequenta per interesse ne per vantaggio ma per confortarti e per infonderti coraggio.

il vero amico non vuole farti un affronto ma cerca sempre il confronto, se c'è un problema, lui ti ascolta fino a tarda sera. 


il vero amico non è quello che quando le cose vanno alla grande ti sta intorno, ma che è presente e ti soccorre nel momento del bisogno, se la vita ti va male e tutto sembra andare a puttane. 

l'amico vero non lo trovi in mezzo al baccano e nemmeno al vespasiano, non è per forza un compaesano e sicuramente nemmeno il sacrestano ma di sicuro lo conti sul palmo di una mano.

sia beninteso, non vorrei essere frainteso, il vero amico non è un inquilino, un indovino e nemmeno un crocerossino ma di certo lo trova sempre un minutino per sentire se sei vivo, per cercare di renderti giulivo.


la vera amicizia.. dispensatrice di letizia, che non cerca malizia e nemmeno furbizia, ma vuole solo rispetto, lealtà e giustizia..



Inno alla vera Amicizia